La tazzina in ceramica pregiata era la sua preferita. Per anni l’aveva tenuta in credenza, pronta per le occasioni speciali. Con il passare del tempo, però, aveva realizzato che ogni giorno è speciale. Quindi, ogni mattina faceva colazione con quella tazza che adorava, le cui decorazioni si abbinavano perfettamente ai motivi del soffitto a cassettoni di casa sua.

Questa casa l’aveva desiderata tanto e ora si godeva ogni suo spazio. L’aveva scelta per la luce naturale, per quella sensazione di bellezza, di cura e privacy che le trasmetteva il soggiorno. Quando usciva poteva immergersi nel cuore della città, ma quando apriva la porta di casa … ecco, quello era il suo ambiente.

Soggiorno appartamento rif. 1949

Insieme a suo marito avevano scelto ogni dettaglio di quell’appartamento.
Stavano proprio bene lì, dove avevano deciso di creare la loro famiglia.

Aveva sempre amato alzarsi molto presto al mattino. Assaporare istanti in cui c’erano solo lei e i suoi pensieri.

Soggiorno appartamento rif. 1949

Le bimbe dormivano.
L’aria fuori era ancora fresca e la città si muoveva in punta di piedi. Si respirava l’atmosfera rilassata tipica del sabato, ma lei era già il computer. Amava lavorare e quella casa ispirava il suo lavoro meglio di qualsiasi studio o ufficio.

Fiori

Ormai erano le 8. Il tempo di raccogliere l’agenda, chiudere il computer e apparecchiare la colazione per tutti.

Sul tavolo ovale in soggiorno si alternavano momenti della loro vita. Rimanevano costanti: il vaso con dei fiori e la tazza che, di volta in volta, si riempiva di caffè, thè, orzo o tisane.

In foto, appartamento in centro storico a Padova, rif. 1949.

—–

Il presente racconto è un’opera di pura fantasia e ogni somiglianza con persone, luoghi o eventi reali è puramente casuale. I personaggi e gli avvenimenti descritti sono inventati e non riflettono fatti o persone reali. Il testo è frutto della creatività dell’autore.